domenica 26 febbraio 2012

ECOGRAFIA POLMONARE

Argomento molto delicato per la professione infermieristica in quanto questo tipo di ecografia non è utilizzata frequentemente, anzi raramente.
Esiste anche un problema oggettivo riguardante la formazione in quanto medici esperti in questo ambito non sono frequenti e non esistono corsi per poter apprendere la metodica ed allora si deve apprendere "sul campo" con tutti i limiti che questa metodica didattica può avere.
Utilizzeremo sonde convex e sonde lineari a seconda della profondità di scansione e di quello che vogliamo evidenziare; il paziente sarà seduto o coricato a seconda di ciò che si vorrà evidenziare.
Come ho già detto precedentemente, a livello infermieristico, l'ecografia polmonare è uno spazio ancora in divenire in quanto, a mio avviso, potrà essere sviluppata nel pieno delle potenzialità quando gli ecografi saranno più diffusi e alla "portata" infermieristica e sopratutto quando la nostra mentalità sarà più aperta.
A livello assistenziale l'ecografia polmonare può essere utilizzata efficacemente in corso di triage per quanto riguarda il sintomo dispnea; possiamo utilizzarla, con semplici scansioni, per evidenziare o meno la presenza di sliding (o gliding) pleurico ovvero la visualizzazione diretta dello scorrimento della pleura viscerale sulla pleura parietale.
Se è presente il polmone è a parete, se il movimento, invece, è assente può essere segno di patologia (ad es un pneumotorace). Noi non faremo diagnosi ma evidenzieremo solo un'anomalia che poi sarà cura del medico approfondire ma quello che faremo è cambiare il codice di triage aumentandolo.
I due filmati a lato descrivono bene ciò che abbiamo
descritto precedentemente.
Il primo evidenzia il movimento pleurico ed è ben visibile il movimento in orizzontale della pleura evidenziata come una striscia trasversale iper riflettente, nel secondo si intravede il movimento della gabbia toracica ma non è possibile evidenziare il movimento descritto nel primo filmato.
Quel "vuoto" percepibile che interrompe la pleura non è nient'altro che la costa che forma un vuoto in quanto gli ultrasuoni non riescono a passarla ed è uno di quei casi che abbiamo descritto nei primi post, di immagini non reali in quanto la pleura non è interrotta ma è solo una rappresentazione grafica dell'apparecchio.
                                                               - continua -








sabato 18 febbraio 2012

vena cava2

si applica la sonda ecografica con orientamento trasversale in zona subcostale paraxifoidea dx e attraverso un movimento a ventaglio in direzione cranio caudale si evidenzia il parenchima epatico e successivamente la cava e l'aorta. Una volta evidenziato il vaso si ruota la sonda in senso orario in modo da orientare l'immagine in senso longitudinale inclinando la sonda sul lato dx e, attraverso l'uso dell'M-mode si traccia l'escursione della cava.
La vena cava ha un diametro di circa 20 mm che se aumenta può essere indice di insufficienza cardiaca dx mentre se diminuisce, in fase inspiratoria di più del 50%, oppure in rapporto maggiore di 2/3 rispetto al volume di partenza, è indice di "paziente vuoto".

esempio di paziente "vuoto"come di può osservare dalla riduzione del diametro della cava in fase inspiratoria (vedi frecce)











Paziente "pieno", non sono presenti escursioni della cava in fase inspiratoria












Paziente che non necessita di trattamento in quanto è presente una normale escursione della cava