lunedì 2 luglio 2012

ELASTOSONOGRAFIA

L' ELASTOSONOGRAFIA è una tecnica di imaging che si basa sulle proprietà elastiche di un tessuto. L'assunto è sul fatto che la malattia neoplastica altera l'elasticità di un tessuto, cioè si alterano le caratteristiche fisiche del tessuto, e l'alterazione si esplica in modo differente a seconda che si tratti di una patologia con caratteri di malignità o di benignità. Ovviamente tale metodica è facilitata quando permette di investigare tessuti che possono essere "facilmente" compressi quale la tiroide e la mammella ed anche il muscolo.
Per evidenziare il grado di elasticità si utilizza una scala cromatica ed utilizzando il blu per i tessuti meno elastici (di norma patologici), il rosso per l'elasticità ed il verde per l'elasticità intermedia. Questi colori possono variare a seconda dell'apparecchio utilizzato in quanto non è stato ancora espresso, a mia conoscenza, uno standard univoco di gradiente colorimetrico.
Ma come è possibile ottenere questo risultato da un ecografo? Il tessuto, una volta compresso, viene valutato dall'ecografo come una modificazione della distanza tra due punti e tale distanza varierà a seconda della maggiore o minore comprimibilità del tessuto e la compressione può avvenire:
- a mano libera. si eseguono compressioni normali ritmiche con l'immagine sovrapposta al B mode
- con compressione meccanica. impulsi ad alta energia e bassa frequenza (transient elastography) con valutazione della deformazione ottenuta dalla pressione acustica (strain)
 (Lerner RM, et al. Ultrasound Med.Biol, 1990,16.231-9)



esempio pratico di utilizzo dell'ecografo e l'immagine elastosonografica. Da notare in basso a destra la scala cromatica dove ROSSO = SOFT e BLU = HARD
















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